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L’associazione tra tempo di inizio della chemioterapia e sopravvivenza

Oncologia Medical Information Dottnet | 21/12/2015 17:16

L’inizio della chemioterapia in breve tempo può ridurre le recidive e migliorare l'outcome clinico nel carcinoma mammario precoce.

Lo studio clinico randomizzato di fase III è stato effettuato allo scopo di stabilire l'intervallo di tempo ottimale tra l’intervento chirurgico definitivo e l’inizio della chemioterapia nel carcinoma mammario precoce (CMP).

Nello studio sono state esaminate 921 pazienti con CMP in rapida proliferazione (thymidine labelling index > 3% o G3 oppure Ki67> 20%). E’ stata determinata la relazione tra il tempo di inizio della chemioterapia adiuvante (TIC), calcolato in settimane, e la sopravvivenza senza malattia (SSM) oppure la sopravvivenza globale (SG). Le pazienti sono state assegnate in modo casuale a ricevere la chemioterapia con o senza antracicline (epirubicina → ciclofosfamide, metotrexato e fluorouracile (CMF) rispetto a CMF → epirubicina in confronto a CMF). La SSM, la SG e gli intervalli di confidenza del 95% sono stati calcolati con il metodo Kaplan-Meier. L'analisi multivariata di Cox è stata effettuata in relazione al coinvolgimento linfonodale, al recettore degli estrogeni e al recettore del fattore di crescita epidermico umano 2 (HER2), il valore di Ki67, il tipo di chemioterapia adiuvante, lo stato menopausale e le dimensioni del tumore.

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Dopo un follow-up medio di 105 mesi (range 2-188), un TIC prolungato ha determinato un aumento significativo del rischio di recidiva: rapporto di rischio (RR) 1.15 (IC del 95% 1.02 -1.30, p= 0.019). Utilizzando una procedura di eliminazione a ritroso, il TIC, le dimensioni del tumore e il coinvolgimento linfonodale sono risultati associati in modo significativo con la SSM. Un’analisi della curva receiver-operating characteristic (ROC) tempo-dipendente è stata successivamente utilizzata per valutare il miglior cut-off del TIC, identificando 7 settimane come soglia migliore per una SG più lunga (p =0.043): SG di 8 anni nell’88% (IC del 95% 85-90) per le pazienti con TIC <7 settimane e nel 78% (CI del 95% 68-87) per l'altro gruppo.

I risultati dello studio hanno confermato che un TIC più breve può ridurre le recidive ed eventualmente migliorare anche l'outcome clinico nelle pazienti con CMP altamente proliferante.

Riferimenti bibliografici:

Farolfi A, Scarpi E, Rocca A, Mangia A, Biglia N, Gianni L, Tienghi A, Valerio MR, Gasparini G, Amaducci L, Faedi M, Baldini E, Rubagotti A, Maltoni R, Paradiso A, Amadori D. Time to initiation of adjuvant chemotherapy in patients with rapidly proliferating early breast cancer. Eur J Cancer. 2015 Sep;51(14):1874-81.

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